Audi R8 Spyder 5.2 FSI V10 quattro R tronic · 525 CV (2009-2010)

2010
Gasolina
AWD
Automático 6v
Audi R8 - Vista 1
Audi R8 - Vista 2
Audi R8 - Vista 3
Audi R8 - Vista 4

Especificaciones y análisis del Audi R8

Potenza

525CV

Coppia

530Nm

Consumo

13.9l/100

Emissioni

332g/km

0-100 km/h

4.1s

Vel. Max.

313km/h

Peso

1800kg

Prezzo

183,220

Riassunto tecnico

Carburante

Gasolina

Trasmissione

Automático 6v

Trazione

AWD

Posti

2 / 2 porte

Bagagliaio

100 L

Serbatoio

90 L

Potenza

386 kW

Stato

Attuale

Specifiche tecniche

Motore

Potenza massima525 CV / 386 kW
Coppia massima530 Nm
Tipo di carburanteGasolina
TrasmissioneAutomático 6v

Capacità

Serbatoio90 L
Bagagliaio100 L

Analisi dettagliata della Audi R8 Spyder 5.2 FSI V10 quattro R tronic · 525 CV (2009-2010)

Descrizione generale

L'Audi R8 Spyder 5.2 FSI V10 quattro R tronic è l'incarnazione del sogno automobilistico. Un'opera di ingegneria tedesca che fonde la brutalità di una supercar con la sublime esperienza della guida a cielo aperto. Lanciata nel 2010, questa cabriolet non solo prometteva prestazioni mozzafiato, ma anche una colonna sonora indimenticabile grazie al suo motore V10 aspirato, trasformando ogni viaggio in un'occasione speciale.

Esperienza di guida

Mettersi al volante della R8 Spyder è un'esperienza viscerale. Il ruggito del V10 da 5.2 litri al risveglio, situato proprio dietro la nuca, è una dichiarazione d'intenti che fa venire la pelle d'oca. L'accelerazione è fulminante, una spinta costante che ti incolla al sedile mentre il paesaggio si sfoca. Con la capote abbassata, l'urlo del motore che sale fino a 8000 giri/min si mescola con il vento, creando una sinfonia meccanica che crea dipendenza. La trazione quattro conferisce una fiducia incrollabile, permettendo di affrontare le curve con una precisione e un aplomb che sfidano la fisica.

Design ed estetica

Il design dell'Audi R8 Spyder è una scultura in movimento, una combinazione magistrale di aggressività ed eleganza che è invecchiata con una grazia eccezionale. Le sue proporzioni sono perfette: bassa, larga e muscolosa. L'assenza di un tetto fisso esalta le sue linee fluide, dal frontale affilato al posteriore, dove i due grandi terminali di scarico e la copertura a vista del motore V10 sono uno spettacolo. Ogni angolo rivela un dettaglio pensato per l'aerodinamica e il piacere visivo, creando un'auto che attira sguardi e ammirazione ovunque vada.

Tecnologia e caratteristiche

Sotto la sua spettacolare carrozzeria, la R8 Spyder è un compendio della tecnologia più avanzata di Audi della sua epoca. Il telaio Audi Space Frame (ASF) in alluminio garantisce una leggerezza e una rigidità strutturale eccezionali, cruciali in una cabriolet ad alte prestazioni. Il cuore della bestia, il motore V10 a iniezione diretta FSI, è un gioiello di ingegneria. La trazione integrale quattro, con una ripartizione variabile della coppia, assicura una motricità ottimale in ogni circostanza, mentre la trasmissione R tronic, sebbene superata da cambi più moderni, offriva cambiate rapide e una connessione diretta con la meccanica.

Concorrenza

Nell'esclusivo olimpo delle supercar cabriolet della sua era, l'Audi R8 Spyder ha affrontato delle leggende. La sua rivale più diretta e sorella di piattaforma era la Lamborghini Gallardo Spyder, con cui condivideva il glorioso motore V10 ma offriva un carattere più selvaggio. Un'altra formidabile contendente era la Porsche 911 Turbo Cabriolet, un'icona di efficienza e usabilità quotidiana con prestazioni altrettanto devastanti. E, naturalmente, l'eterno riferimento italiano, la Ferrari F430 Spider, che rappresentava la passione e l'eredità di Maranello nella sua massima espressione.

Conclusione

L'Audi R8 Spyder V10 di prima generazione è molto più di un'auto veloce. È un'esperienza multisensoriale, una supercar sorprendentemente docile per l'uso quotidiano ma capace di trasformarsi in una bestia selvaggia al solo tocco dell'acceleratore. Rappresenta una pietra miliare per Audi, il culmine del suo know-how in un formato passionale ed emozionante. Oggi si pone come un futuro classico, una testimonianza di un'epoca d'oro dei motori aspirati di grande cilindrata.